Caso Open Arms, lo scambio di mail tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro degli Interni Matteo Salvini.
Migranti, torna alla ribalta il caso Open Arms, con la nuova richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’allora ministro degli Interni Matteo Salvini. Negli atti del Tribunale dei ministri di Palermo c’è anche la ricostruzione dello scambio di mail tra il premier Giuseppe Conte e lo stesso Matteo Salvini.
Dalla ricostruzione emerge lo sforzo del Presidente del Consiglio nel tentare di convincere il titolare del Viminale a concedere l’autorizzazione a far sbarcare almeno i minori.
Open Arms, lo scambio di mail tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini
Per il caso della Open Arms il Tribunale dei ministri di Palermo ha chiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Sul quale pende l’accusa di sequestro di persona.
Negli atti del Tribunale c’è la ricostruzione dello scambio di mail intercorso tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro degli Interni Matteo Salvini proprio nei giorni in cui la nave con a bordo oltre 160 migranti era in mare in attesa di un porto sicuro per lo sbarco. Che l’Italia aveva deciso di non concedere.
Nella giornata del 14 agosto Conte invitava Salvini “ad adottare con urgenza i necessari provvedimenti per assicurare assistenza e tutela ai minori presenti sull’imbarcazione“. Il vicepremier avrebbe risposto il giorno seguente. Nella nota avrebbe respinto “ogni responsabilità al riguardo, evidenziando che i minori a bordo della nave spagnola, dovevano ritenersi soggetti alla giurisdizione dello Stato di bandiera anche con riferimento alla tutela dei loro diritti umani“.
Il 16 agosto il Presidente del Consiglio tornava a chiedere a Salvini “con forza la necessità di autorizzare lo sbarco immediato dei minori presenti a bordo della Open Arms, anche alla luce della presenza della nave al limite delle acque territoriali“.
Open Arms, entro il 3 marzo la decisione della Giunta immunità del Senato
Sul caso della Open Arms la Giunta immunità del Senato si dovrà esprimere entro e non oltre il prossimo 3 marzo. Lo ha stabilito dalla presidenza della Giunta. Entro il prossimo 17 febbraio invece Matteo Salvini potrà essere ascoltato in audizione o comunque dovrà depositare la propria relazione.